martedì 7 agosto 2012

Lacrime

Lacrime.

Lacrime olimpiche.

Lacrime di un ragazzo di 27 anni che ha ceduto al fascino sporco di una scorciatoia per arrivare ad un oro che non avrà mai più nella vita.

Lacrime di un ragazzo di 27 anni che dev'essere salvato, dato che l'atleta, ormai, è morto. Ma prima di tutto si è uomini e bisogna aiutare chi precipita in un buco nero.

Lacrime di un portoricano di 35 anni a cui basta meno di un minuto per vincere una medaglia d'oro che a quell'età è quasi un miraggio.

Lacrime di un portoricano di 35 anni che dopo aver vinto tira fuori dalla divisa di gara la foto della nonna scomparsa e si inginocchia baciandola.

Lacrime di pioggia dal cielo di Londra in cui si mescolano gioie e dolori, vittorie e sconfitte in un valzer tortuoso di emozioni, in una serata in cui, uno che è appassionato di questi giochi, si ritrova ad aver sentimenti contrastanti.
E tutto sommato ad amare ancor di più questo sport.




Renato Pozzetto

Questa è fresca di stamattina.

Noi, come azienda, facciamo beneficenza alle suore.

Loro, che Dio le abbia in gloria, ci regalano sempre borse di rosari e statuine della Madonna (da non leggersi "della madonna" alla Renato Pozzetto inteso come "figata" ma proprio della Santa Vergine Maria).

Ecco.

Questa volta però le statue della Madonna sono piuttosto grandi.

Ed è qui che la mia collega (40 anni, single) ha esclamato "ullalà, questa statua sembra un fallo".

Ehm...

Sgomento in ufficio.

giovedì 2 agosto 2012